
La Regione non dialoga sulle priorità, preoccupa l’arretramento sulla medicina territoriale, mentre il gap della sanità pubblica sulla diagnostica appare impossibile da recuperare”. Il sindaco Secondi risponde in consiglio comunale all’interrogazione della consigliera Arcaleni (Castello Cambia) sul depotenziamento del nosocomio “Le scelte compiute nel nostro ospedale dalla Regione trovano certamente fondamento nelle normative vigenti, ma è indiscutibile che per altri territori non c’è stato un allineamento totale a queste disposizioni e sulle strutture complesse sono state fatte delle deroghe al decreto ministeriale 70/2015 che a Città di Castello non sono state concesse.
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