SicurezzaVera, in Confcommercio la presentazione del progetto

AREZZO – Il 5 ottobre alle ore 16:00, nella sede di Arezzo sulla diffusione della cultura di genere si parlerà di sicurezza a difesa delle donne nei pubblici esercizi insieme al Prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il Questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo, la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio Valentina Picca Bianchi, il vice presidente Confcommercio delle province di Firenze e Arezzo Francesco Butali e Francesca Saletti del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio Arezzo. Modera l’incontro il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. 

Il contrasto alla violenza di genere passa sempre di più dai Pubblici Esercizi, luoghi vitali che si preparano a diventare presìdi di sicurezza a difesa delle donne e promotori della cultura di genere. È questo lo scopo del Progetto #sicurezzaVera ideato da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, in collaborazione con il Gruppo Donne Imprenditrici della Federazione stessa e la Polizia di Stato, che sarà presentato mercoledì 5 ottobre alle ore 16:00 nella sede di Confcommercio Arezzo. Saranno tanti i relatori di spicco a portare il loro messaggio sul tema in questione: il Prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il Questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo, la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio Valentina Picca Bianchi, il vice presidente di Confcommercio delle province di Firenze e Arezzo Francesco Butali e Francesca Saletti del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio Arezzo. Moderatore della conferenza sarà Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana. “Troppo spesso i pubblici esercizi vengono dipinti come luoghi pericolosi – sottolinea la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio, Valentina Picca Bianchi – Luoghi nei quali si pensa che sia lecito fare avances spinte alle ragazze che servono ai tavoli, o nei quali un sorriso in più fatto da una donna che lavora dietro a un bancone viene subito male interpretato. Luoghi in cui si lavora fino a notte fonda e, spesso le donne, titolari o dipendenti che siano, chiudono le saracinesche rimanendo sole nelle città ormai quasi deserte. Noi vogliamo ribaltare questo stereotipo e rafforzare i nostri locali in presìdi di legalità e di sicurezza, nonché, creare una rete per promuovere e diffondere la cultura di genere. Per le dipendenti, le clienti e le titolari di aziende. E il primo passo per prevenire la violenza è quello di riconoscere i segnali di pericolo. Grazie al supporto della Polizia di Stato, insegneremo sia alle donne sia agli uomini a riconoscere questi segnali e insegneremo loro come reagire”. L’appuntamento sarà l’occasione per promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione, a livello territoriale, idonee a diffondere la conoscenza e l’approfondimento delle tematiche afferenti alla cultura di genere e agli strumenti per tutelare le vittime di violenza di genere coinvolgendo la rete dei Pubblici Esercizi, realtà capillari e luci sul territorio, per far sì che ne diventino i principali divulgatori e promotori. Vera, dal germanico protezione, è il nome di una donna. É un nome forte, deciso, determinato in cui ogni donna potrà identificarsi: “Io sono Vera, Ogni donna è Vera”. Vera è anche un’esclamazione: “io sono Vera quando sono #sicura”. Vera è una donna nuova, consapevole e sicura e con gli occhi aperti.Per maggior informazioni contattare la segreteria del Gruppo Donne Imprenditrici Fipe – Confcommercio Arezzo Liala Basagni allo 0575 350755 o inviando una mail a liala.basagni@confcommercio.ar.it. L’evento è a ingresso libero.

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