La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha dato al Comune a farsi carico della demolizione dell’ex scuola Garibaldi

Il sodalizio presenterà una proposta progettuale, con relative tempistiche, per l’attuazione dell’accordo di programma approvato dal consiglio comunale nel 2018 per la realizzazione di piazza Burri. Sindaco Secondi: “primo passo per la riqualificazione di un’area strategica della nostra città”

”.La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha dato al Comune la disponibilità ad assumere nei prossimi mesi l’onere della demolizione dell’edificio dell’ex scuola Garibaldi e della bonifica dell’area circostante, attraverso un iter amministrativo coerente con l’assetto urbanistico della città che verrà definito tra le parti. L’impegno è stato sancito stamattina da una stretta di mano tra il sindaco Luca Secondi e il presidente della Fondazione Albizzini Bruno Corà, al termine dell’incontro nella residenza municipale tifernate al quale hanno preso parte Tiziano Sarteanesi del comitato esecutivo del sodalizio con alcuni collaboratori e i componenti della giunta comunale con i tecnici dell’ente. La Fondazione Albizzini si è anche impegnata a presentare al Comune una proposta progettuale, con relative tempistiche, per l’attuazione dell’accordo di programma approvato dal consiglio comunale nel 2018 per la realizzazione di piazza Burri e firmato dall’allora sindaco Luciano Bacchetta con il presidente Corà. “Quella di oggi è una giornata storica, perché con la demolizione e la bonifica dell’ex scuola elementare Garibaldi facciamo finalmente il primo passo per la riqualificazione di un’area strategica della nostra città, nel quadro di un ridisegno complessivo del tessuto urbano che come amministrazione comunale stiamo portando avanti anche attraverso i finanziamenti del PNRR”, afferma il sindaco Secondi. “Un risultato molto importante nel solco dell’accordo di programma del 2018 per piazza Burri – spiega Secondi – al quale la Fondazione Albizzini darà seguito con una proposta progettuale, completa di cronoprogramma, finalizzata ad esaudire la volontà del maestro e a legare Città di Castello allo straordinario patrimonio artistico di cui è erede, come punto di riferimento internazionale per il mondo dell’arte contemporanea

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