
50 scienziati e 7 associazioni nazionali scrivono una lettera aperta sul perché si oppongono all’attacco alla proposta di Direttiva sulla qualità dell’aria presentata dalla Commissione Europea da parte delle Regioni della Pianura Padana e chiediamo l’immediato ritiro di tale iniziativa.
In Europa la politica italiana sta mettendo in campo un’inedita e preoccupante coalizione a scapito della salute dei cittadini. In gioco c’è la revisione della normativa europea sulla qualità dell’aria, in base alla quale l’Italia (e in particolare le regioni del bacino padano oltre a Lazio, Toscana, Liguria e Sicilia) è stata condannata dalla Corte Europea di Giustizia e ha ancora una procedura di infrazione aperta. L’appuntamento cruciale sarà domani, 24 Maggio, quando i governatori leghisti di Lombardia, Piemonte e Veneto sono attesi a Bruxelles per presentare una controproposta che consentirebbe loro di fare poco o nulla per cambiare la situazione attuale, mantenendo l’Italia fanalino di coda in Europa per quanto riguarda la tutela della salute umana, la protezione ambientale e la qualità dell’aria. L’iniziativa è appoggiata anche dal Governatore PD dell’Emilia Romagna. Per questo, cinquanta scienziati e alcune associazioni nazionali che si occupano di ambiente e salute hanno scritto una lettera alla Presidente Meloni, ai Ministri competenti, ai Presidenti di Regione, ai Presidenti delle Commissioni parlamentari competenti e ai segretari nazionali dei partiti politici presenti in Parlamento.
Al seguente link è possibile leggere la lettera: https://www.isde.it/wp-content/uploads/2023/05/Lettera-Aperta-sulla-posizione-delle-Regioni-sulla-AAQD.pdf