Aboca – L’ Alleanza per la Bioeconomia Circolare

SANSEPOLCRO – Aboca – L’ Alleanza per la Bioeconomia Circolare presenta i propri progetti scientifici a Sua Maestà Re Carlo III d’Inghilterra durante la sua visita di Stato a Roma.

La Alleanza per la Bioeconomia Circolare presenta i propri progetti scientifici a Sua Maestà Re Carlo III d’Inghilterra durante la sua visita di Stato a Roma Dimostrazione di approcci scientifici e strumenti di misurazione impiegati dalla rete globale dei Living Labs dell’Alleanza per la Bioeconomia Circolare.I Living Labs per Paesaggi Rigenerativi uniscono scienza, tecnologia e conoscenze tradizionali per rigenerare in modo olistico i paesaggi, sostenere le comunità e ripensare le filiere produttive di creazione di valore. Gli approcci scientifici e la strumentazione per le misure ambientali che sono alla base della rete globale di Living Labs di CBA, sono stati presentati a Sua Maestà re Carlo III il 10 aprile, durante la sua Visita di Stato in Italia. L’evento è stato organizzato nei giardini della Residenza dell’Ambasciatore di Gran Bretagna a Roma, dove il CEO di CBA, Marc Palahí, e il Chief Scientist, Giuseppe Scarascia-Mugnozza, hanno presentato al Re le nuove attività scientifiche di CBA in via di realizzazione. Matilda van den Bosch, ricercatrice di CBA e di EFI-Biocities ha presentato gli ultimi risultati scientifici sull’importanza della natura per la salute e il benessere delle persone. Infatti, l’esposizione alla natura, anche grazie alle foreste urbane, può migliorare la salute umana, in particolare quella mentale tra i giovani, e sono in fase di progettazione nuovi Living Lab su questo argomento. Il Re si è anche interessato alla nascita, in Italia, del Living Lab per le piante medicinali, finanziato da parte di ABOCA, l’impresa italiana impegnata a migliorare la salute delle persone e del pianeta. Il Living Lab CBA-ABOCA ha avviato la sperimentazione sulla produzione di piante medicinali con sistemi di coltivazione agro-forestale e in paesaggi rigenerativi e resilienti  dell’Italia centrale, con lo scopo di valutarne scientificamente l’effetto sulla biodiversità, sul sequestro di carbonio nonché sulla salute del suolo e sulle implicazioni socio-economiche. L’impatto delle perturbazioni ambientali e dei cambiamenti globali sugli alberi e sul paesaggio, in particolare nell’area metropolitana di Roma, nonché le iniziative di restauro del paesaggio e dell’ambiente sono stati presentati al Re da Giulia Bonella, Direttrice della Tenuta di Castelporziano della Presidenza della Repubblica e dall’Assessore Comunale di Roma, Sabrina Alfonsi. Il Re ha anche visitato le installazioni scientifiche che servono a valutare gli impatti del cambiamento climatico su piante e alberi e per misurare la capacità dei parchi urbani e periurbani per assorbire carbonio e gas inquinanti dall’atmosfera, migliorando così la qualità dell’aria in città, secondo le dimostrazioni svolte da Carlo Calfapietra, Coordinatore del Centro Nazionale sulla Biodiversità per il Consiglio Nazionale delle Ricerche d’Italia (CNR), di Riccardo Valentini, professore dell’Università della Tuscia, e dei colleghi Dario Papale e Silvano Fares. Marc Palahi ha affermato: “Siamo molto lieti di poter presentare al Re le ultime ricerche e idee per nuovi progetti da realizzare nel mondo. L’Italia è un Paese importante per CBA e molti dei nostri ricercatori sono in Italia e lavorano in stretta collaborazione con le Istituzioni scientifiche italiane”.

Didascalia della foto: strumenti scientifici per misurare carbonio, acqua e suolo sono stati mostrati al Re Carlo III nei giardini della Residenza dell’Ambasciata Britannica a Roma.

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