Cina in rosso, pesa il pallone spia

Lo yen sotto stress fa temere un cambio alla BoJ L’Asia apre la settimana contrastata: lunedì 6 febbraio il Nikkei sale dello 0,67% alle ore 7:15 italiane mentre lo yen perde velocemente terreno su indiscrezioni di un cambio alla BoJ. La Cina, invece, è in deciso rosso dopo che gli Usa hanno fatto deflagrare il pallone spia.  Hong Kong cede il 2%, Shanghai lo 0,8%. L’oro sale dello 0,75% a 1.890 dollari per oncia, il petrolio Wti americano guadagna lo 0,2% a 73,5 dollari il barile

L’euro è laterale a 1,9795, lo yen perde lo 0,45%, la sterlina sale dello 0,9% a 1,267, mentre il T bond Usa decennale vede il rendimento scendere dal 3,65% di inizio sessione asiatica al 3,547%. I futures su Wall Street sono per ora in flessione (Nasdaq, -0,35%). I mercati azionari asiatici sono per lo più scesi lunedì, appesantiti anche dai dati sull’occupazione negli Stati Uniti più forti del previsto che suggeriscono una Federal Reserve più restrittiva per combattere l’inflazione. Restano sullo sfondo le tensioni geopolitiche fra Usa e Cina.

Piani sgonfiati

Questo fine settimana avrebbe dovuto marcare un passo avanti nei legami tra Stati Uniti e Cina, con l’arrivo a Pechino del segretario di Stato Antony Blinken per la prima visita da oltre quattro anni. Ma dopo che un caccia militare, un F-22 Raptor ha fatto esplodere un presunto pallone spia cinese al largo della costa della Carolina del Sud, la visita istituzionale è stata cancellata. E le tensioni Usa-Cina salgono.

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