Educare è narrare – II edizione

“L’educazione alla narrazione…  è chiamata a rivolgere la propria attenzione pedagogica…  a quelle esperienze in grado di facilitare  ed accrescere l’esercizio della narrazione introspettiva.  A educare il pensiero interiore e la vita della mente…” (Duccio Demetrio, da Educare è narrare)

Un appuntamento in tre tappe per riflettere sulla scrittura autobiografica a scuola: è la seconda edizione del corso on line Educare è narrare. Teoria e didattica autobiografica, che si terrà on line il 29 Marzo, il 12 e 26 Aprile, dedicato principalmente al mondo della scuola.  Il primo corso, realizzato due anni fa, ha affrontato tematiche generali, mentre in questo si scende in alcune possibili declinazioni operative.
La narrazione di sé ci educa e ci forma, educa il pensiero interiore e la vita della mente, ad ogni età. Per questo nei contesti dedicati alla formazione, allo sviluppo e alla crescita essa è di importanza fondamentale. Le esperienze di scrittura autobiografica e racconto di sé sviluppate negli ultimi vent’anni hanno messo in luce in modo chiaro come l’autobiografia e la scrittura di sé non siano appannaggio principalmente dell’età adulta. Fin dalla sua nascita, alla Libera Università dell’Autobiografia si sono esplorate le potenzialità della narrazione e della scrittura di sé fin dai primi anni di vita e durante tutto l’arco della vita, attivando nei contesti educativi percorsi dedicati a narrare la vita in tutte le sue manifestazioni, attraversando le memorie di chi insegna, e di chi vive infanzia e adolescenza. Quanto si è andati facendo ha visto crescere e svilupparsi l’interesse per le prospettive di quella che potremmo definire “pedagogia autobiografica”, che si dirama in molte strade, toccando obiettivi che si muovono dall’educazione al pensiero introspettivo all’orientamento verso l’età adulta.
Questa esperienza è confluita nel 2016 nel progetto nazionale Nati per scrivere Il paesaggio fuori e dentro di me, raccontato nel testo curato da Ludovica Danieli e Giorgio Macario. Il progetto, incentrato sul paesaggio, ha visto la partecipazione di oltre venti scuole e confermato l’importanza della narrazione autobiografica. Nello specifico del progetto le trame narrative di sé muovevano da elementi suggeriti dal paesaggio. È proprio  da questo che ripartiremo nel primo incontro, il 29 Marzo, Educare allo sguardo con la scrittura di sé,  moderato da Sara Moretti, durante il quale Stefania Bolletti e Ludovica Danieli esplorano il paesaggio come potente sollecitatore di scrittura ad ogni età, come luogo di vita e di memoria, per le possibilità che offre di educare lo sguardo, l’attenzione, la capacità di cogliere particolari e lasciarli risuonare affinché divengano racconto di sé e come questo assuma un’importanza fondamentale a scuola. Nel secondo incontro, il 12 Aprile, Scritture autobiografiche e immagine di sé: il contributo della visual autobiography, moderato da Sara Degasperi, Caterina Benelli e Marianna Capo, trattano il tema più generale dell’approccio autobiografico a scuola e i possibili linguaggi dell’autobiografia, per poi focalizzarsi sullo strumento della “visual autobiography” e la costruzione di un’identità narrativa in divenire.  fine, nell’ultimo incontro, il 26 Aprile, Poesia: una parola magica, moderato da Marilena Capellino, il poeta Stefano Raimondi esplora il dispositivo poetico, con una particolare attenzione alla parola, alle parole che ognuno può scoprire e coltivare, parole che la propria storia e permettono di attraversare i passaggi di vita.

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