
AREZZO – Anche quest’anno è arrivato il caldo torrido. E mentre il termometro ogni giorno sfiora i 40 gradi cen;gradi e l’afa non risparmia nemmeno la Toscana, la Filca Cisl aretina rinnova l’invito a lavoratori e aziende, sopraAuAo del seAore edile, nell’u;lizzare la cassa integrazione prevista nei casi di condizioni climatiche che aumentano i rischi nei luoghi di lavoro, come le alte temperature di questo periodo dell’anno. Una norma;va definita dalla circolare Inps, che prevede il ricorso alla CIGO quando la temperatura supera i 35 gradi centigradi.
“È compito di tu, – spiega Marino Serafino responsabile della Filca Cisl di Arezzo – adoperarsi per evitare di me4ere a rischio la sicurezza dei lavoratori anche perché cisono strumen: a disposizione delle aziende, proprio come la CIGO (Cassaintegrazione Guadagni ordinaria) che consente di tutelare la salute e la sicurezza deilavoratori senza alcun danno per le imprese stesse. In ogni caso in ques: periodisarebbeopportuno a<uare una riduzione dell’orario di lavoro e, dove possibile, iniziare la giornata di lavoro negli orari più freschi, evitando le prime ore pomeridiane. Una situazione quella del caldo torrido che non si deve più considerareun fenomeno eccezionale e limitato a qualche giorno, ma un problema con cui dovremmo fare i con: sempre nei prossimi anni.” Le imprese edili e ar+giane are+ne sono circa 600 e i lavoratori interessa+ da questa misura sono oltre 3000. “Per il caldo ad oggi ci risultano richieste minime inferiori al 10% sul totale – spiega Gilberto Pi<arello responsabile Filca Cisl – una
impresa su 10 fa richiesta di Cigo per il caldo mentre alcune hanno cambiato l’orario
di lavoro, circa il 30%. Mentre 6 imprese su 10 conInuano a lavorare con gli stessi ritmi senza ricorrere alla cassa integrazione esponendo i lavoratori comunque a rischi eleva:.
“È fondamentale per noi tutelare i lavoratori evitando infortuni sul lavoro – sottolinea Pitrello – per questo invi:amo chi ne ha bisogno ad u:lizzare la cassa integrazione e verificheremo con un con:nuo monitoraggio che le disposizioni INPS vengano a4uate per garan:re la salute e la sicurezza dei lavoratori impegna: nei se4ori più espos: alle condizione atmosferiche e allo stesso tempo la qualità di ciò che viene
realizzato”. Per capire quali seAori e professioni siano interessa; da tale misura, si può fare riferimento alla circolare INPS del luglio 2022 sulle domande di CIGO con causale “even; meteo” – temperature elevate: “Ne sono esempio i lavori di stesura del manto stradale, i lavori di rifacimento di facciate e te, di costruzioni, le lavorazioni all’aperto che richiedono indumen: di protezione e, in generale, tu4e le fasi
lavora:ve che avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che compor:no
l’u:lizzo di materiali o macchinari par:colarmente sensibili al forte calore. Inoltre, possono essere prese in considerazione anche le lavorazioni al chiuso allorché non possano beneficiare di sistemi di ven:lazione o raffreddamento per circostanze imprevedibili e non imputabili al datore di lavoro”.
Cisl Arezzo