RICCARDO “CUOR DI LEONE” E LA PRESA DI SAN GIOVANNI D’ACRI

Dopo la conquista di Gerusalemme nel 1187 ad opera di Saladino, papa Gregorio VIII, si appellò ai re d’Europa con l’intento di riconquistarla, così Enrico II d’Inghilterra e Filippo II di Francia incominciarono a prepararsi per un’eventuale crociata con nuove imposte per finanziare la guerra. Il papa persuase anche Federico Barbarossa a partecipare alla crociata, dato che secondo lui sarebbe stato il perno di tutta la campagna. Dopo la morte di papa Gregorio, anche il suo successore, Clemente III, inseguì lo stesso obiettivo ed esortò sia Riccardo Cuor di Leone, succeduto a suo padre, sia Filippo II ad andare in guerra.

L’11 maggio 1189 Federico Barbarossa partì con il suo esercito e a causa delle sue grosse dimensioni fu costretto a fare un viaggio via terra, passando per i Balcani, l’Impero bizantino e l’Asia minore. Il viaggio fu abbastanza lungo e tedioso e Federico fu costretto a minacciare l’imperatore bizantino, Isacco II Angelo, per percorrere l’Ellesponto e conquistare il sultanato di Rum. Dopo un anno di viaggio, il 10 giugno 1190, l’imperatore Federico morì annegato nel fiume Saleph. Suo figlio Federico VI di Svevia prese il comando di ciò che rimaneva dell’esercito tedesco e raggiunse Acri, dove Guido di Lusignano aveva cominciato un assedio ed era in attesa di rinforzi per conquistarla. Nel frattempo anche Riccardo Cuor di Leone e Filippo II radunarono i loro eserciti e attraversarono l’Italia per spingersi in Sicilia, l’isola da cui avrebbero poi preso la rotta per la Terra Santa. A causa del cattivo tempo i due re dovettero stare dei mesi nell’isola italiana. Riccardo a questo punto conquistò Messina per convincere Tancredi, re della Sicilia, a liberare Giovanna d’Inghilterra, sorella di Riccardo. Qualche tempo dopo gli eserciti cristiani partirono ma subirono comunque vari giorni di tempesta perdendo alcune navi. Intanto la nave che trasportava Giovanna d’Inghilterra, liberata da Tancredi con anche un indennizzo, Berengaria di Navarra, futura sposa di Riccardo, e il grosso delle finanze della guerra dovette fare approdo di fortuna a Limassol, sull’isola di Cipro. Ma l’anti-imperatore di Cipro, Isacco Comneno catturò le due donne e il tesoro. Ciò costrinse Riccardo a sbarcare e conquistare l’isola per sé. Nel frattempo Filippo con il suo esercito si unì all’assedio di Acri da parte dei Crociati. Poco dopo fece lo stesso anche Riccardo. Il 12 luglio 1191 i crociati conquistarono San Giovanni d’Acri. Corrado del Monferrato issò le bandiere del regno di Gerusalemme, d’Inghilterra, di Francia e del ducato d’Austria, dato che Leopoldo V d’Austria, vassallo del Sacro Romano Impero, dopo la morte di Federico VI prese il comando dell’esercito tedesco. La ripartizione del bottino e il successore del regno di Gerusalemme crearono ulteriori contrasti tra i comandanti dell’esercito crociato, portando Leopoldo V e Filippo II al ritorno in patria e all’assassinio di Corrado del Monferrato. A causa di varie incomprensioni nella negoziazione della resa di Saladino nell’assedio di Acri, Riccardo fece uccidere i quasi tremila musulmani catturati nella città. Il condottiero turco rispose con uguale crudeltà. Volendo conquistare Gerusalemme, ma impossibilitato a causa della sua lontananza dal mare e dalle continue costruzioni difensive portate avanti da Saladino, Riccardo, ormai capo unico dell’esercito crociato, decise di conquistare le città strategiche di Giaffa ed Ascalona. Ciò lo portò ad affrontare ad Arsuf l’esercito saraceno. Durante i preparativi della battaglia, il Gran Maestro dell’Ordine dei Templari, Roberto di Sable, convinse il re inglese ad allearsi con i saraceni conto un nemico comune, la Confraternita degli Assassini. Nel mentre Riccardo continuò la sua guerra contro Saladino e il 7 settembre i due eserciti si affrontarono ad Arsuf. Grazie ad una astuta strategia l’esercito crociato riuscì a sconfiggere l’esercito saraceno e a distruggere anche il mito dell’invincibilità di Saladino in battaglia. A causa di vari problemi in patria, il 21 settembre del 1192 Riccardo dovette negoziare una tregua con Saladino di 3 anni, 3 mesi e 3 giorni con la quale si riconosceva il dominio dei crociati sulla zona costiera tra Tiro e Giaffa. Gerusalemme sarebbe rimasta sotto il controllo musulmano, permettendo però ai pellegrini cristiani disarmati di visitare la città. Quindi il 9 ottobre Riccardo partì con il suo esercito per l’Inghilterra ponendo fine alla Terza crociata.

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