
Dal Comune di Arezzo, in un curioso sodalizio bipartisan, continuano ad arrivare gli attacchi al comitato Emergenza Lupo – Arezzo, che dal 2023 non ha fatto altro che informare ed organizzare eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della sovrappopolazione dei lupi nei territori antropizzati. Dalle assise della “Città dei lupi” sono piovute offese, diffamazioni, critiche sterili e perfino minacce: tutti tentativi di zittire chi porta dati e scienza sul tavolo. I fatti ci hanno dato ragione. La scienza ed i fatti.
Il Consiglio d’Europa, con la Convenzione di Berna (del 1979) ha istituito la protezione rigorosa del lupo, in quanto ritenuto all’epoca in un quantitativo che ne metteva in pericolo la specie, basandosi su criteri scientifici. Oggi, dopo 46 anni, gli stessi criteri ne hanno disposto il declassamento, aprendo la strada alla gestione della specie, evidentemente chi sostiene che ancora oggi non vadano abbattuti i lupi in eccesso e quelli pericolosi, o è ignorante o ha un approccio antiscientifico. Infatti la Commissione Europea ha subito ratificato la modifica alla Convenzione di Berna. Senza aspettare il declassamento, in realtà è dal 1997 che avremmo potuto eliminare i lupi problematici, ma nessun governo ne ha mai avuto il coraggio. Ovviamente stiamo parlando dei governi italiani, perché praticamente tutta l’Unione Europea ha iniziato da anni il contenimento dei lupi e solo l’Italia continua a lasciar distruggere l’allevamento estensivo e lafauna selvatica, mettendo a repentaglio anche l’incolumità delle persone (19 aggressioni alle persone sono solo quelle certificate da ISPRA).
La Svizzera (che fa parte del Consiglio d’Europa ed ha aderito alla Convenzione di Berna) ha cominciato da due anni a fare gli abbattimenti preventivi (gestione proattiva) e la gestione dei lupi, pur garantendo la tutela della specie e riconoscendone l’importanza negli ecosistemi.
Il 27 maggio 2025 il Governo Federale della Svizzera ha diffuso un comunicato con il quale l’Ufficio Federale dell’Ambiente comunicava il successo della gestione proattiva del lupo, con una popolazione non più in crescita ed un calo sensibile delle predazioni e delle minacce ed aggressione alle persone.
https://cms.news.admin.ch/fileservice/sdweb-docs-prod-nsbcch-files/files/
2025/05/26/1dadb5d8-0b85-44e0-a504-0ff1976c8c85.pdf
Il Comune di Arezzo invece continua ad andare nella direzione opposta, e il Consigliere Menchetti va anche oltre, perché si è fatto concedere la “Sala Rosa” del Comune per dare voce ad un personaggio quantomeno discutibile, nei confronti del quale il Comitato Emergenza Lupo – Arezzo, nelle settimane scorse, ha sporto querela per diffamazione aggravata.
Conoscendo bene i contenuti della propaganda della signora Caterina Blasi (nome d’arte
“lafaunista”), nei social del comitato abbiamo ironizzato definendolo “un evento imperdibile sul fronte della disinformazione e del fanatismo lupista”. …perché alla fine di questo si tratta, la questione lupo non è più scientifica da almeno 15 anni, oggi chi difende ad oltranza il lupo lo fa seguendo la fede, non la scienza. Oggi la scienza dice che il lupo non ha più bisogno di una tutela ferrea. L’organizzazione più importante e prestigiosa per la tutela della natura, l’IUCN, ha stabilito il livello di rischio di estinzione della specie, catalogandolo a livello “LC” (Least Concern – rischio minimo), al pari del cinghiale, della nutria, del ratto grigio e del pesce siluro. Sostenere il contrario è antiscientifico, nonostante il possesso di una laureaconseguita “ieri” con una tesi sul lupo. Secondo il Consigliere Menchetti non avremmo dovuto criticare questo evento, dando dell’immaturo al Presidente del comitato, reo di aver esercitato un legittimo diritto dicritica. “Ecco perché mi è dispiaciuto leggere il post del presidente del comitato emergenza lupo. Mi sarei aspettato un atteggiamento maturo e una volontà di confronto che evidentemente non ci sono.”
https://www.facebook.com/share/p/1AhqUxvtHP/
Consigliere Menchetti, col fanatismo noi non ci confrontiamo, il comitato “Emergenza Lupo – Arezzo” si rivolge alle persone normali, non a quelle accecate dal fanatismo, di sicuro non ci confrontiamo con chi mette i “like” alle minacce di passare alle vie di fatto contro di noi. E non ci venga a parlare di confronto, quando lei porta in uno spazio istituzionale un personaggio che ha diffamato delle persone per bene, oneste ed incensurate, accusandole di organizzare gli “squadroni della morte” per andare ad uccidere i lupi, che plaude ai commenti violenti che incitano a toglierci di mezzo in qualsiasi modo, anche passando alle vie di fatto. Se davvero avesse voluto creare uno spazio di confronto, per quale motivo non ha chiesto
anche a noi di intervenire? Per quale motivo da voce a chi non ha mai posseduto un animale allevato e non ad uno delle migliaia di allevatori che da decenni lamentano questo delirio causato dal cieco
animalismo? Consigliere Menchetti, lei che negli spot televisivi attacca gli allevatori che, a suo dire, non sarebbero in grado di tutelarsi, cosa risponde a quelli che curavano le colonie feline e i lupi le hanno sterminate? E quelli che si sono visti predare il proprio cane, mentre era al guinzaglio o si trovavano in giardino? E le decine di persone attaccate dai lupi? Consigliere Menchetti, prima di parlar male degli allevatori, dovrebbe avere la decenza di informarsi, perché la Regione Toscana risarcisce solo gli allevatori che hanno attuato gli strumenti di difesa dal lupo, dimostrando di fatto che le cosiddette “difese” sono inutili. Consigliere Menchetti, le persone normali dovrebbero interrogarsi se serve a qualcosa sprecare mezzo milione di euro di denaro pubblico all’anno, solo in Toscana, per ripagare gli animali predati,quando quei soldi potrebbero essere impiegati in modo sensato, solo
riducendo il numero di lupi. Ogni lupo toscano costa 500€ all’anno, solo di danni agli allevamenti.E in tutto questo delirio lei continua a propagare un messaggio falso e pericoloso, dando voce a personaggi come la signora Caterina Blasi? Il Comune di Arezzo dovrebbe poi vergognarsi, ancora una volta, a dare il patrocinio ad iniziative come queste, con personaggi del genere, nei confronti dei quali ci siamo sentiti in obbligo di adire alle vie legali per difendere il buon nome e l’immagine del comitato e dei suoi componenti. Dal post del Consigliere Comunale nasce una riflessione proprio sulla libertà di
espressione e di critica, che nella sua fantasia deve essere a senso unico, contro la nostra
attività. Gli ricordiamo quando, nel gennaio del 2023, alcuni dei suoi sodali del Movimento 5 Stelle (ma non lui personalmente) cercarono di interrompere i lavori del nostro convegno di Rigutino, gli stessi che poi scapparono di fronte alle proteste dei numerosissimi astanti, ebbero poi il “coraggio” di chiamare le forze dell’ordine dicendo che c’erano problemi di ordine pubblico dentro la sala. Le forze di polizia intervenute, invece constatarono che, una volta scappati i grillini, non c’erano più problemi di ordine pubblico. Lui stesso diramò un comunicato stampa con il quale ci criticava pesantemente, perché a suo dire non avremmo dovuto parlare delle predazioni: “Sono mesi che leggiamo, in alcuni media locali e nei social, articoli e post che a nostro avviso fomentano una campagna di disinformazione e odio verso il lupo, animale particolarmente protetto dalla legge nazionale italiana e da convenzioni europee. Nessuno nega che la specie si possa essere moltiplicata e che segua il proprio istinto di predatore. E’ assurdo quindi pubblicare a ripetizione sanguinose foto di pecore o mufloni predati.” Nello stesso comunicato ci attaccò anche per aver impedito l’azione di disturbo di una facinorosa: “Quando una mite esperta del gruppo “Foreste Foreste” del Trentino ha preso la parola per cercare di rassicurare la gente sull’inutilità di temere personalmente il lupo, è stata interrotta…” In realtà la “mite esperta” non era né mite né esperta, si trattava di una pregiudicata, già condannata per l’aggressione ad un agente di polizia e totalmente priva di qualifiche.
https://www.arezzonotizie.it/politica/emergenza-lupo-movimento-cinque-stelle.html
Il Consigliere Menchetti ha perso un’altra buona occasione, purtroppo all’interno del Comune di Arezzo è in “buona” compagnia.
Comitato emergenza lupo Arezzo