
Festival 2025 Teatro · Musica · Arte Contemporanei MOSAICO: “Generare parentele” (Donna Haraway)
Città di Castello, 17 – 19 ottobre 2025 L’associazione Medem, con il patrocinio del Comune di Città di Castello, sotto la direzione artistica di Giovanna Guariniello e il collettivo del festival presentano la settima edizione di Epigraphè.
Teatro, musica e arte sono pronti per celebrare la cultura nel suo senso più libero e indipendente, in un percorso che parte dalle epigrafi, segni antichi e moderni incisi nei luoghi, per rileggere il presente con uno sguardo sul contemporaneo. Si è svolta oggi lunedì 13 ottobre 2025 la conferenza stampa di presentazione del Festival Epigraphè, in programma dal 17 al 19 ottobre 2025. L’incontro ha visto la partecipazione dell’assessore alla cultura Michela Botteghi, della direttrice artistica Giovanna Guariniello e di Alessandra Chieli, attrice e sostenitrice del festival nonché responsabile dell’ufficio stampa. Ad aprire la conferenza è stata Alessandra Chieli, che ha illustrato il programma e lo spirito dell’edizione 2025 del festival. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del dialogo tra arte contemporanea e territorio, elemento fondante del progetto Epigraphè, capace di far emergere un legame vivo con la comunità di Città di Castello. Chieli ha parlato dell’arte contemporanea e indipendente come spazio libero di ricerca e sperimentazione, dove nascono e crescono nuovi linguaggi e talenti. Ha ricordato come proprio attraverso i circuiti indipendenti molti artisti abbiano trovato la possibilità di esprimersi e di diventare, in seguito, nomi di riferimento nel panorama nazionale e internazionale. Nel suo intervento un ringraziamento a Mauro Silvestrini, membro del collettivo Epigraphè e direttore tecnico del Festival. La parola è poi passata a Giovanna Guariniello, direttrice artistica del festival, che ha raccontato la genesi e il significato profondo di Epigraphè. Guariniello ha spiegato che il festival nasce da un’ urgenza culturale e civile, quella di “contaminare il territorio con l’arte contemporanea” intesa come forma e atto di resistenza, capace di attivare riflessioni e relazioni nuove.Ha quindi presentato il tema dell’edizione 2025, intitolato “Mosaico”, ispirato al pensiero della filosofa Donna Haraway, che invita a considerare la realtà come un intreccio di connessioni, relazioni e frammenti. La direttrice ha poi illustrato il programma artistico, che vedrà la partecipazione di nomi di rilievo della scena contemporanea: per il teatro, Rita Frongia e Isadora Angelini; per la musica, Claudio Domestico, in arte Gnut; per le arti visive, il collettivo Broken Jump e l’artista Migue Ángel Pacheco. Guariniello ha inoltre ricordato l’importanza delle epigrafi e delle iscrizioni che caratterizzano i luoghi del festival, simbolo della memoria e del dialogo continuo tra passato e presente. Ha poi ringraziato il collettivo Epigraphè, formato da Ilaria Anderini, Alessandra Chieli, Marta Conti, Margherita Giombini, Chiara Maccarelli, Matteo Meozzi, Enrico Paci, Davide Petricci, Marta Polenzani e Mauro Silvestrini, sottolineando come il festival sia frutto di un lavoro corale e condiviso. È quindi intervenuta Michela Botteghi, assessore alla cultura, che ha offerto una riflessione sul tema del “Mosaico”, interpretandolo come metafora della pluralità di voci, linguaggi e luoghi che compongono l’identità culturale di Città di Castello. Botteghi ha ricordato come Epigraphè sia ormai diventato un appuntamento molto atteso da pubblico e operatori culturali, capace di animare la città nelle sue tre giornate di programmazione. Ha inoltre descritto con attenzione i diversi spazi che ospiteranno gli eventi, sottolineando il valore del dialogo tra le opere e i luoghi storici del territorio. In chiusura, ha espresso gratitudine a Giovanna Guariniello e Alessandra Chieli per l’impegno e la dedizione con cui, anno dopo anno, rendono possibile la realizzazione del festival. Infine, sono stati ricordati i due locali che collaborano con Epigraphè per gli appuntamenti collaterali: La Caina di Filippo Volpi, che ospiterà nel dopo festival del 17 e 18 ottobre Fresco, produttore, dj e sound engineer dall’animo dinamico e alternativo, capace di fondere generi e atmosfere in set coinvolgenti e sperimentali e il Sacrosanto Caffè di Francesca Gnagni, che accoglierà Andrea Marinelli nel pre festival del 18 ottobre, un artista che ci guiderà nelle sue sonorità distopiche in attesa del concerto, creando un ponte sensoriale e immaginifico tra musica e performance. La conferenza si è conclusa con un clima di entusiasmo e partecipazione condivisa, confermando Epigraphè come uno dei progetti culturali più vivaci e significativi del panorama umbro contemporaneo.
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