Il vice presidente provinciale Bruno Albiani. “Occasione per riflettere sull’uso responsabile delle risorse offerte dalla terra e  affrontare temi sociali e ambientali, come la sostenibilità dell’agricoltura”.
Domenica 9 novembre il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) ha festeggiato la “Giornata del Ringraziamento” attraverso celebrazioni e iniziative che associano la fede cristiana al mondo del lavoro, in particolare a quello agricolo.

Quest’anno MCL Arezzo si è riunito presso la parrocchia “Santo Spirito ” di Indicatore per ringraziare il Signore per i doni della terra, ricordando il prezioso lavoro nei campi e sostenendo gli agricoltori che ogni giorno ci garantiscono il cibo di cui abbiamo bisogno. All’evento hanno partecipato circoli Mcl locali e diocesani. Nel corso della Messa, celebrata da Don santi Chioccioli, ha vissuto il momento più significativo con l’offerta dei prodotti del raccolto.  All’Offertorio sono stati donati cinque cesti preparati dai Circoli: la sede provinciale, il circolo Giuseppe Fanin,  il circolo Gattolino, il circolo di Olmo e quello di Quarata.
Durante la celebrazione è intervenuto il vice presidente provinciale MCL Bruno Albiani: “La Giornata del Ringraziamento, che ha radici nelle tradizioni religiose italiane legate al raccolto, è un’occasione per rendere grazie a Dio per i doni della terra e il raccolto dell’anno, Riflettere sull’uso responsabile delle risorse offerte dalla terra e sul ruolo dei lavoratori agricoli. Associare il lavoro dei campi con il cuore della fede cristiana, chiedendo protezione per i nuovi lavori, Affrontare temi sociali e ambientali, come la sostenibilità dell’agricoltura, la custodia del creato e la fratellanza nel settore agricolo, in un tempo in cui la terra soffre per sfruttamento e spreco. Gestire stili di vita con consapevolezza vuol dire evitare gli eccessi e fare scelte che garantiscano il futuro alle nuove generazioni“. MCL Arezzo esprime un sentito ringraziamento al parroco Don Santi Chioccioli e alla comunità di Indicatore per la disponibilità e l’accoglienza ricevuta.
Saluti e buon lavoro
Andrea Lorentini