

Dopo un viaggio di 136 giorni, la sonda sovietica Venera-9 raggiunse la superficie di Venere il 22 ottobre 1975 per condurre studi scientifici approfonditi. Venere, nota per il suo clima estremo, ha temperature superficiali che possono arrivare a 480°C.
Nonostante l’ambiente ostile, Venera-9 riuscì a trasmettere le prime immagini panoramiche della superficie venusiana. Le fotografie inviate rivelarono dettagli significativi, tra cui formazioni rocciose e massi fratturati, probabilmente dovuti ad attività tettoniche. Queste immagini hanno offerto una nuova prospettiva sulla geologia di Venere. La sonda ha inviato dati visivi per quasi un’ora prima di cessare le comunicazioni a causa delle condizioni estreme del pianeta. Le sonde Venera dell’Unione Sovietica sono state le prime a entrare con successo nell’atmosfera di un pianeta diverso dalla Terra e a restituire dati dalla sua superficie. Con Venera-9, l’esplorazione spaziale ha raggiunto un traguardo importante, mostrando per la prima volta la superficie di Venere. Successivamente, nel 1982, la sonda Venera-14 catturò un’immagine dettagliata del suolo venusiano, fornita dall’Accademia delle Scienze russa e da Ted Stryk, rivelando ulteriormente la composizione e la struttura del terreno di Venere.
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