Arezzo lancia la prima Comunità Energetica Rinnovabile Solidale della città AR-CER-s

un modello unico in Italia che unisce sostenibilità, innovazione e inclusione sociale Sarà presentata ufficialmente alla città la prima Comunità Energetica Rinnovabile Solidale aretina, AR-CER-s, un progetto pionieristico che pone Arezzo tra le realtà più avanzate in Italia nel campo dell’energia condivisa e della sostenibilità sociale.

L’evento di lancio si terrà martedì 16 dicembre dalle 11.30 alle 13.30 presso la Borsa Merci di Arezzo. AR-CER-s rappresenta un modello innovativo e ambizioso: una Comunità Energetica Rinnovabile Solidale che si distingue per caratteristiche uniche a livello nazionale, tra cui lo sviluppo su otto cabine primarie e la costituzione in forma di associazione riconosciuta, una delle pochissime in Italia presenti con questo assetto. Nata grazie alla sinergia tra Comune di Arezzo, Fondazione Arezzo Comunità, Aisa Impianti e Gestione Ambientale, e con il supporto tecnico di Scenario B APS, la CER intende trasformare la transizione energetica in un motore di inclusione e solidarietà sociale, destinando parte degli incentivi generati alla realizzazione di interventi a favore dei cittadini più fragili.

Il primo impianto fotovoltaico da 100 kWp, installato presso Aisa Impianti, è già operativo e condivide integralmente l’energia prodotta tra i membri della Comunità. Un secondo impianto è attualmente in costruzione, mentre nel corso del 2026 il Comune prevede l’installazione di ulteriori impianti su vari edifici pubblici, con l’obiettivo strategico di coprire l’intero territorio comunale e tutte le otto cabine primarie. L’incontro sarà aperto dal Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, seguito dagli interventi del Presidente della Camera di Commercio Arezzo–Siena Massimo Guasconi, dell’Assessore Marco Sacchetti, del Presidente del GSE Paolo Arrigoni, e da una tavola rotonda che coinvolgerà tutti i principali partner istituzionali, tecnici e sociali del progetto, tra cui Aisa Impianti, Gestione Ambientale, Fondazione Arezzo Comunità, ENEA, Estra, Croce Rossa Arezzo e Rete Assist. Nel corso dell’evento verranno inoltre presentati il Regolamento della CER, i moduli di adesione, il vademecum operativo per cittadini, imprese e terzo settore. La giornata offrirà l’occasione per illustrare i risultati raggiunti, i benefici per i futuri membri e le prospettive di crescita della Comunità nel 2026 e negli anni successivi.

AR-CER-s incarna molti dei pilastri fondamentali dell’Agenda 2030: energia pulita e accessibile, riduzione delle disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, lotta al cambiamento climatico. Il progetto non si limita alla produzione di energia rinnovabile: crea un ecosistema sociale in cui la comunità si sostiene attraverso la condivisione, la partecipazione attiva e l’autonomia energetica. L’evento di martedì 16 è aperto a cittadini, imprese, scuole, enti del terzo settore, professionisti e a tutte le CER in fase di avvio o consolidamento. Un’occasione unica per conoscere una realtà che ambisce a ridisegnare il modello energetico e sociale della città di Arezzo.

“AR-CER-s è una delle iniziative più importanti che questa Amministrazione ha deciso di sostenere. Con questa Comunità Energetica realizziamo un modello che coniuga sostenibilità ambientale, partecipazione e attenzione verso i più fragili – dichiara il sindaco Alessandro Ghinelli -. È un progetto che guarda direttamente agli obiettivi dell’Agenda 2030 e che testimonia la volontà della città di investire in un futuro più pulito, equo e responsabile. Arezzo si candida così a essere un laboratorio nazionale di innovazione sociale ed energetica”.

“La struttura stessa di AR-CER-s dimostra che la transizione energetica può essere una straordinaria leva di inclusione. Abbiamo costruito una Comunità che non solo produce e condivide energia rinnovabile, ma che allo stesso tempo reinveste gli incentivi per sostenere famiglie, PMI, associazioni e soggetti vulnerabili – commenta l’assessore Marco Sacchetti -. Parliamo di un modello già replicabile a livello nazionale, pienamente in linea con i principi di sostenibilità, resilienza e responsabilità sociale previsti dagli obiettivi dell’Agenda 2030”.

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