Sestino- Arezzo- Antiquarium Nazionale

Antiquarium Nazionale di Sestino (AR), uno dei più importanti musei archeologici della Toscana: Don Damiano Olivoni (XIX-XX secolo) fu arciprete di Sestino e rappresenta una figura fondamentale nella conservazione del patrimonio archeologico locale. Insieme al collega Don Lorenzo Rivi, altro parroco di Sestino che lo precedette,

Olivoni raccolse sistematicamente i materiali archeologici rinvenuti nel territorio durante la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.La raccolta iniziale era conservata nella canonica (la casa parrocchiale) senza alcuna organizzazione museale formale. Questi due ecclesiastici, con dedizione personale e sensibilità culturale, salvarono dalla dispersione reperti di inestimabile valore storico provenienti dall’antica colonia romana di Sestinum.Don Damiano Olivoni visse attraverso periodi drammatici della storia italiana. Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Sestino si trovava sulla Linea Gotica e subì violenti bombardamenti nel 1944, il sacerdote si rifugiò nei boschi circostanti portando con sé persino il dipinto della Madonna della Misericordia per salvarlo dalla distruzione.Nonostante le difficoltà belliche, fu coinvolto in importanti iniziative di recupero e restauro del patrimonio locale.Il Dott. Antonio Minto (1880-1954), fu uno dei più eminenti etruscologi italiani della prima metà del XX secolo.Nato a Valdagno nel Veneto il 11 ottobre 1880, divenne figura centrale nel panorama archeologico nazionale.Minto ricoprì il ruolo di Soprintendente alle Antichità per l’Etruria dal 1925 al 1951, periodo durante il quale esercitò una straordinaria influenza sulla preservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico toscano.Fu inoltre fondatore dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici e direttore della rivista “Studi etruschi”.Condusse numerose e prestigiose campagne di scavo nei principali siti etruschi e romani della Toscana, tra cui Populonia, Volterra, Saturnia, Heba, Marsiliana e Sestino.A Sestino, il suo contributo fu decisivo: fu infatti grazie soprattutto al meritevole operato di Minto che l’Antiquarium di Sestino fu elevato a “Antiquarium Regio” già nel 1932.Minto insegnò etruscologia all’università di Firenze e fu socio dell”Accademia dei Lincei dal 1949.Morì a Firenze il 21 agosto 1954.La collaborazione tra la dedizione locale di Don Olivoni e la competenza scientifica di Minto trasformò Sestino da un deposito disorganizzato di reperti in un museo nazionale di rilevanza storica e culturale, testimoniando come il patrimonio archeologico locale sia frutto di un dialogo fecondo tra comunità, clero e ricerca accademica.

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