
Un anno di crescita e trasformazione della città, che si è fatta conoscere ancora di più in Italia e nel mondo con i suoi tesori culturali e i suoi eventi. Bilancio sano e solido hanno conservato l’identità di un’azione amministrativa rivolta alle famiglie e alle persone fragili, con il mantenimento di tutti i servizi, senza chiedere un euro in più ai tifernati. Il sindaco Secondi scriverà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sbloccare i lavori della scuola Dante Alighieri
Il 2025 è stato un anno di crescita e cambiamento per Città di Castello, che si è trasformata vista d’occhio attraverso nuove infrastrutture, nuove scuole, il recupero e la riqualificazione dei luoghi, dei contenitori e dei monumenti del centro storico. Nell’anno che sta per concludersi la città ha avuto una notevole proiezione nazionale e internazionale della sua immagine, grazie alla valorizzazione dei suoi tesori culturali, alla qualità dei suoi eventi, a un marketing territoriale che ne ha esaltato le peculiarità. Trasformazione e valorizzazione della città sono stati governati dall’amministrazione comunale senza perdere identità, continuando a lavorare per le famiglie e per le persone fragili: con un bilancio sano e solido, certificato dagli organismi di controllo preposti, è stato possibile mantenere tutti i servizi a domanda individuale, a tariffe invariate, in particolare nidi, mense e trasporti scolastici, e confermare l’alto livello delle prestazioni sociali che fanno di Città di Castello un punto di riferimento in Umbria per la qualità delle risposte ai bisogni dei cittadini. Un profilo amministrativo che sarà confermato nel 2026 anche con le strategie del bilancio di previsione appena approvato dal consiglio comunale. Una manovra che salvaguarderà tutti i servizi e investirà nello sviluppo e nella riqualificazione della città senza chiedere un euro in più ai tifernati, continuando a mettere al primo posto l’intervento nel sociale, anche attraverso una coprogettazione con il terzo settore che è presa a esempio in Umbria, a sostegno della scuola e dello sport, ma anche il protagonismo sulle pari opportunità, dove Città di Castello guida una rete istituzionale contro la violenza sulle donne pionieristica a livello nazionale.
Sono gli elementi principali dell’azione amministrativa del 2025 e delle prospettive per il 2026 che il sindaco Luca Secondi ha evidenziato stamattina incontrando con la giunta al completo i giornalisti per la tradizionale conferenza stampa di fine anno nella residenza municipale di piazza Gabriotti. Il primo cittadino ha dato il senso di un lavoro che ha rispecchiato l’obiettivo di aprire nuove opportunità per il futuro alla comunità tifernate. “Il 2025 ha rispecchiato in pieno l’impostazione del nostro mandato amministrativo, che è stata finora quella di lavorare per cambiare e riqualificare la città, sia nel capoluogo che nelle frazioni, con l’idea di investire sul futuro della nostra comunità, guardando ai giovani, alle aspettative dei cittadini e alle sfide di uno sviluppo sostenibile”, ha sottolineato il sindaco Luca Secondi insieme ai componenti della giunta comunale. Un impegno che è passato principalmente per gli investimenti nella costruzione della “nuova Città di Castello”. L’amministrazione comunale ha scelto dove investire, ha saputo ottenere finanziamenti compartecipando alle spese come segnale politico di convinzione nelle strade intraprese e ha dimostrato la capacità di mettere a terra i lavori, realizzando le opere progettate e gestite con i propri uffici: sono stati ultimati così 16 interventi su 24 del PNRR che hanno recuperato, rifunzionalizzato e rilanciato la città, ma sono stati gettati anche nuovi ponti verso uno sviluppo urbanistico sostenibile con i quasi 7 milioni di Agenda Urbana 2021-2027, una programmazione che partirà nel 2026. Tra le opere portate a termine nel 2025, sono state ricordate in conferenza stampa l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico dell’asilo nido La Coccinella (920.500 euro); la demolizione e ricostruzione scuola primaria di Badia Petroia (1.575.075 euro); i lavori di copertura della scuola dell’infanzia La Tina (40.000 euro); la riqualificazione e l’adeguamento della palestra della scuola Gregorio da Tiferno di Trestina (689.000 euro); il rifacimento e il ripristino storico della facciata della pinacoteca comunale su via della Cannoniera e dell’edificio d’angolo della dimora cinquecentesca (250.000 euro); la riqualificazione dell’area e dello stabile del mercato coperto storico (115.000 euro), per il quale nel 2026 saranno assegnati gli spazi commerciali; il restauro dell’ultimo piano della biblioteca Carducci e la realizzazione del caffè letterario (300.000 euro). In rampa di lancio nei primi mesi del 2026 ci sarà l’inaugurazione del chiostro di San Domenico (2.350.000 euro) e il completamento del restauro delle mura urbiche a San Giacomo (1.500.000 euro). “Il nostro lavoro – ha puntualizzato Secondi – è stato rivolto in maniera tangibile a dare soluzioni strutturali e di lunga durata alle esigenze della città: non abbiamo pensato di gestire la contingenza o rinviare, ma abbiamo scelto interventi in grado di offrire soluzioni e opportunità stabili, proiettate nei prossimi decenni, anche a costo di qualche disagio temporaneo. E’ così che abbiamo lavorato per le scuole, per la sistemazione del patrimonio comunale, dalle piazze ai palazzi, ma anche per l’impiantistica sportiva, dove la piscina comunale è l’emblema di questa filosofia, perché dopo 40 anni, con un investimento complessivo di oltre 1 milione e 400 mila euro, è stato messo a terra un investimento che darà una prospettiva di altri 40 anni a questo impianto”.
“L’unica opera pubblica che non abbiamo gestito direttamente come Comune, la demolizione e la ricostruzione della scuola Dante Alighieri affidata con una gara d’appalto da Invitalia, è rimasta al palo”, ha eccepito il sindaco Secondi, che sulla vicenda ha preannunciato l’invio di una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Come amministrazione comunale eravamo riusciti a ottenere un investimento di oltre 10 milioni di euro del PNRR, cofinanziandolo per 1 milione e mezzo. La procedura di appalto completamente gestita da Invitalia, per la quale il Comune di Città di Castello non ha alcuna responsabilità, ci ha purtroppo impedito finora di procedere secondo le aspettative, anzi siamo stati costretti ad avviare la procedura di risoluzione contrattuale con l’impresa affidataria. I lavori sono fermi e la collettività di Città di Castello sta scontando pesantemente il rimpallo di responsabilità tra Invitalia, agenzia del MEF, e il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Città di Castello aveva una scuola e oggi non ce l’ha più: di fronte al silenzio e all’inerzia che registriamo da ormai troppo tempo, mi farò interprete delle aspettative della nostra città e anche degli altri comuni in Italia con i lavori fermi per chiedere al presidente Mattarella di intervenire nei confronti del Governo a tutela del diritto allo studio che è riconosciuto dalla Costituzione e viene pregiudicato dalla situazione in cui ci troviamo. Questa problematica va assolutamente sanata e chi ha determinato tutto ciò deve prendersi la responsabilità di risolverla”.
Passando in rassegna le tappe principali dell’anno, il sindaco ha sottolineato come il 2025 sia stato fortunato per la cultura, nel solco di un lavoro di valorizzazione dei tesori artistici e storici della città con un’idea di sinergia con la vallata. “Con il prestito al Metropolitan Museum, per la mostra “Raphael, sublime poetry” dal 23 marzo al 28 giugno 2026 che aprirà il percorso espositivo con Città di Castello e proietterà la nostra città su una ribalta straordinaria – ha detto il sindaco – lo Stendardo della Santissima Trinità di Raffaello custodito nella nostra Pinacoteca comunale non solo è stato ulteriormente restaurato, ma è stato certificato come la prima opera realizzata dall’artista. Nell’ambito del restauro della Pala di Santa Cecilia, grazie all’investimento con l’Art Bonus dell’Università eCampus, l’opera è passata dall’attribuzione alla scuola signorelliana a essere riconosciuta come un vero e proprio capolavoro di Luca Signorelli. Si tratta di due operazioni che hanno moltiplicato il valore di questi tesori e la ricchezza del nostro patrimonio culturale, che abbiamo valorizzato in questi anni con grande impegno costanza e continuità, anche in funzione turistica”.
“Grazie alla eco nazionale e internazionale che ha circondato le opere di Signorelli e Raffaello, ma anche grazie al lavoro di riqualificazione e rilancio dei nostri eventi più importanti, con scelte promozionali che hanno caratterizzato l’intera programmazione annuale – ha continuato Secondi – la città si è fatta conoscere e apprezzare ancora di più oltre i propri confini, con tratti identitari chiari e riconoscibili legati alle proprie peculiarità come il tartufo, dove coordiniamo le 11 città dell’Umbria in seno all’Associazione Nazionale Città del Tartufo”.
Il primo cittadino ha poi ricordato l’impegno nella digitalizzazione dei servizi ai cittadini, con l’impulso al Digipass, che ha dato risposta a tante esigenze della popolazione, e alle prestazioni online dell’amministrazione comunale, dai certificati ai pagamenti, fino al nuovo portale istituzionale.
“Nel 2026 il nostro lavoro sarà rivolto a mantenere e aumentare il livello dei servizi rivolti alla collettività, l’impronta sociale dell’azione amministrativa che resterà il tratto identitario principale del nostro mandato”, ha affermato Secondi. Continueremo a puntare sulle scelte che guardano allo sviluppo urbanistico della città, mettendo il nostro PRG e le sue opportunità a disposizione di chi vorrà investire nel nostro territorio comunale, dando concretezza alle Zauni e andando incontro, nel rispetto delle regole, alle aspettative dei settori produttivi. Lavoreremo ancora sulla ‘nuova Città di Castello’, avviando le prime progettualità di Agenda Urbana e interventi di gestione dell’assetto idrogeologico, come la messa in sicurezza di alcuni tratti del torrente Scatorbia e di altri corsi d’acqua demaniali in corrispondenza dei centri abitati per 1.500.000 euro. Con il completamento dei lavori sui parcheggi della città, dalla rifunzionalizzazione dell’area dell’ex scuola Garibaldi fino al raddoppio del posteggio Collesi, disporremo di oltre 400 posti auto gratuiti per la sosta attorno alle mura urbiche, qualcosa di unico in Umbria”.
Nel dibattito con i giornalisti, il sindaco ha preso posizione anche sulla sanità, auspicando che Città di Castello riceva tutta l’attenzione necessaria dalle autorità regionali sull’ospedale, su versanti come la stabilità delle professionalità mediche e il potenziamento del pronto soccorso, e sulla medicina del territorio. Sull’attivazione dei varchi elettronici della ZTL, che partirà in via sperimentale senza sanzioni per gli automobilisti dal 15 gennaio al 28 febbraio 2026, Secondi ha ribadito: “non nasce una nuova ZTL, quella c’è già da trent’anni, ma nasce una ZTL più morbida, con meno limitazioni per la generalità dei cittadini, ad esempio per il transito in luoghi come piazza Gabriotti che sarà vietato solo di notte, per i residenti, che non avranno più fasce urbane delimitate per la sosta, e per le attività del centro storico, che avranno finestre orarie più ampie per carico e scarico merci”
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