PHOENICIA – Phoenicia è il nome delle terre costiere siriane, situate nel Levante settentrionale. Il nome (dato dai greci) significa “rosso scuro. ” Il termine “Fenicio” era applicato sia al popolo, sia all’intera regione, famosa per le sue famose tinture rosso scuro e viola. Storicamente, Phoenicia non era una nazione, ma piuttosto una vaga conglomerazione di città-stato.

A causa della loro posizione geografica e del loro coinvolgimento nel commercio internazionale, la Fenicia ha avuto una grande influenza sul commercio, l’arte, la cultura, la religione e la politica nel I millennio a.C.. Fonti primarie sull’antica Fenicia includono: le proprie iscrizioni e manufatti, le lettere Amarna (egiziane); le fonti greche che iniziano con Omero, attraverso Erodoto; le iscrizioni assire e babilonesi; e riferimenti giudeani (Antico Testamento). Uno dei primi riferimenti biblici ai fenici è il Gen. 10:4. Oltre ai suoi famosi coloranti, la Fenicia era nota anche per i suoi famosi cedri (Cedrus libani – “I cedri del Libano”), che oggi è l’emblema nazionale del Libano usato sulla loro bandiera. I cedri avevano un grande significato storico e religioso nell’antico Vicino Oriente. Nell’Epopea di Gilgamesh, Gilgamesh viaggia verso la leggendaria foresta di cedri con Enkidu per tagliare il legname, portarlo a Uruk per il tempio e uccidere Humbaba – feroce guardiano della foresta. Nel Lev. 14:1-4, la corteccia del cedro è stata usata per curare la lebbra. Re Salomone utilizzò i cedri del Libano per costruire il tempio di Gerusalemme (1 Re 5:13ff). I travi sono stati galleggiati per 200 miglia lungo la costa di Jaffa, e poi hanno trascinato altre 25 miglia attraverso la terra fino a Gerusalemme. Il profeta Ezechiele fa riferimenti specifici alla città fenicia di Tiro (Ezechiele 26-28), dove ne descrive la distruzione e le conseguenze sul commercio e sulla cultura fenicia.[Immagine: National Geographic]