Ricordando “Giovannino Agnelli”

(19 aprile 1964-13 dicembre 1997) Giovanni Alberto Agnelli nasce dall’unione tra Umberto Agnelli e Antonella Bechi Piaggio, erede dell’omonima azienda di motocicli rilevata dalla Fiat.A soli 10 anni assiste al divorzio tra i suoi genitori e segue la madre ad Atlanta in Georgia. Negli States il figlio di Umberto studierà in maniera brillante e si laureerà alla Brown University in relazioni internazionali a 21 anni. Nel 1982 torna in Italia e comincia a lavorare in Fiat, ma sotto lo di Giovannino Rossi.

Da allora verrà sempre chiamato così, anche per distinguerlo dagli omonimi di famiglia.Nel 1993 viene posto a capo della Piaggio. La sua presidenza è una benedizione per il marchio che acquisisce nuova linfa, lanciandosi in una nuova stagione di successi.Giovannino mostra tutte le sue eccezionali doti, dimostrandosi un imprenditore illumimato, attento a mettere al centro di tutto in primis le esigenze delle persone, della intera collettività e dell’ambiente prima ancora che quelle dell’impresa.Si fa benvolere da tutti, nel mondo degli affari e della politica. Pare essere davvero l’uomo giusto al posto giusto.Nel 1996 sposa una vecchia compagna dei suoi studi universitari, Frances.Tutto sembra perfetto, magico. Ma il destino incombe dietro l’angolo.Nel 1997 Giovannino accusa dei dolori allo stomaco. Le analisi sono spietate: cancro intestinale, una rara forma per giunta.È lui stesso a dare la notizia al mondo in conferenza stampa, rassicurando i giornalisti di guarire entro l’estate. Il ragazzo è forte e ha la giovinezza dalla sua. Le speranze di guarigione sono alte.Le cose, invece, non vanno come sperato. Le cure speciali cui si sottopone negli Stati Uniti il giovane Delfino di casa Agnelli, non arrestano il male.Capito di non avere tanto tempo, Giovannino chiede a sua moglie incinta di dare al mondo la loro figlia prima che per lui sia troppo tardi. Il 16 settembre nasce così Virginia Asia. Il tempo per Giovannino sta per scadere ed esprime un ultimo desiderio: vedere ancora una volta la Juventus, la sua squadra del cuore.Il 10 dicembre il suo ritorno al Delle Alpi non è, dunque, quello di un uomo in via di guarigione, ma nessuno sa nulla.I 90 minuti di gioco però fanno sparire magicamente tutto: la malattia, il dolore, ogni cosa. Esistono solo il campo, due porte, il pallone e quelle maglie bianconere.La Juventus fa un ultimo regalo al suo giovane principe.I due giorni successivi Giovanni Alberto li trascorre in famiglia. Il 13 dicembre si confessa, riceve la comunione e poi si spegne. A soli 33 anni!Muore giovane chi è caro agli dei si dice.Evidentemente Giovannino Agnelli era davvero molto caro lassù, ma nel corso della sua breve vita ha avuto modo di rendersi caro per tantissime persone anche quaggiù. [Fox]

4 thoughts on “Ricordando “Giovannino Agnelli”

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