
AREZZO – La chiesa della Santissima Trinità resta la ‘casa’ dell’Arciconfraternita per altri 30 anni
Approvata dalla giunta la delibera che rinnova e regolarizza il secolare legame tra l’Amministrazione comunale e l’Arciconfraternita della Misericordia per l’utilizzo della chiesa della Santissima Trinità e dei locali annessi.
L’atto sancisce una nuova concessione trentennale, ponendo fine a uno stallo giuridico che durava dal 1971 e garantendo al contempo la tutela di un patrimonio storico-architettonico e morale di inestimabile valore per la città. “Sette secoli di storia e identità. Questa è la presenza dell’Arciconfraternita nel cuore di Arezzo. Se la costituzione formale dell’attuale istituzione risale al 1792, essa eredita la missione della Compagnia della Santissima Trinità, nata nel 1315. Dopo le vicende ottocentesche legate alle proprietà del Granducato di Toscana, il Comune di Arezzo aveva riconosciuto nel 1866 un ‘uso perpetuo’ dei locali, un diritto formalmente decaduto negli anni Settanta per sopravvenute novità legislative. Tale fattispecie aveva lasciato alla Misericordia un utilizzo ‘de facto’ e non ‘de iure’ di proprietà comunali. Con questa delibera mettiamo fine a tale situazione e restituiamo certezza in una cornice di legittimità. Si tratta di un atto che ha innanzitutto dovuto ricostruire una vicenda complessa, sia storicamente che giuridicamente, e per questo ringraziamo gli uffici che con il loro lavoro ci hanno fornito i presupposti di cui avevamo bisogno per procedere. In secondo luogo, prendiamo atto e riconosciamo all’Arciconfraternita la sua natura di elemento identitario, di presidio sociale e di soggetto fondamentale del terzo settore: non si tratta, dunque, solo di una questione di spazi, ma di un alleato fondamentale nel perseguimento degli interessi pubblici e nella garanzia di servizi essenziali come il trasporto sanitario, sociale e le onoranze funebri: pilastri della vita comunitaria aretina”. Tutte premesse che hanno così portato a una nuova formalizzazione giuridica: “l’Arciconfraternita potrà utilizzare gli immobili per i prossimi 30 anni. In cambio, s’impegna a proseguire le proprie attività istituzionali a beneficio della collettività, a farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria degli ambienti, ad avviare una riqualificazione dei locali, garantendo la conservazione di un bene di proprietà comunale. Non solo ci adeguiamo alla normativa vigente, ma onoriamo la storia della città e riconosciamo il valore di una missione nata secoli fa che oggi si rinnova, assicurando che la chiesa della Santissima Trinità sia ancora vista dagli aretini come il cuore pulsante della solidarietà. In questi anni il rapporto tra l’Amministrazione e le pubbliche assistenze è stato di straordinaria collaborazione mettendo a frutto tutte le innovazioni normative e di reciproca alleanza, con questa delibera abbiamo messo un altro fondamentale tassello nella solidità di un modello municipale pienamente sussidiario”.
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